Direttrici di coro, siate voi stesse!

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La seconda donna che Koral ha incontrato per parlarci del suo essere donna e direttrice di coro è Maria Teresa Tramontin, già nota ai nostri lettori perché di lei abbiamo scritto per raccontare del progetto del Coro degli Stonati de La Verdi di Milano e di quello nato nel Carcere di San Vittore. Oltre a questi due cori Maria Teresa dirige anche il Coro di Voci Bianche de La Verdi, per questo ci è sembrata una voce più che autorevole per parlare di direzione corale al femminile.


1) Per la sua esperienza, crede che in Italia ci siano troppe poche donne alla conduzione corale?

Sicuramente in Italia ci sono meno direttori donne d’orchestra e questo è generalizzato in tutti i paesi, ma ritengo che non sia così  in Italia per quanto riguarda la direzione corale.

2) Un articolo uscito su Rinhegold sostiene molte donne scelgano la conduzione di cori amatoriali per rimanere vicini alla famiglia o agli affetti. Cosa ne pensa?

Penso che nell’ambito lavorativo in generale la donna si senta in dovere di stare più vicino alla famiglia ed è per questo che tutto ciò che potrebbe allontanarla eccessivamente da essa  diventa un deterrente per la sua carriera. Questo purtroppo è uno scoglio che la società femminile non riesce ancora a superare quindi, nonostante il desiderio di espansione lavorativa in tutti gli ambiti, ha ancora un ancoraggio troppo profondo alle responsabilità che ritiene siano primariamente della donna, dando così spazio agli uomini nell’occupazione di posizioni che la società reputa come principalmente maschili. Non si tratta quindi di capacità, ma di legame a dei vincoli che pian piano la donna dovrebbe superare dando anche all’uomo la possibilità (e non solo l’obbligo) di vivere la famiglia da padre e marito a tutti gli effetti con le stesse responsabilità.

3) Nell’ambito della coralità amatoriale pensa che le donne siano sotto rappresentate? Se si, secondo lei perché?
Non penso che siamo sottorappresentate almeno in Italia. Conosco moltissime Direttori di Coro e Maestri di Coro donne. Si dice che tendenzialmente i Cori di Voci Bianche siano diretti da donne perché gli uomini lo ritengono un po’ svalutante o poco gratificante, non sono d’accordo: cito solo due tra i grandi Maestri di Coro di Voci Bianche italiani maschili: M.° Casoni Direttore del Coro di Voci Bianche della Scala di Milano e M.° Mora Direttore del Coro di Voci Bianche Santa Cecilia di Brescia e de “I Piccoli Musici” di Casazza di Bergamo. Diciamo che le capacità artistiche si sommano alla dolcezza e alla comprensione per le problematiche infantili e adolescenziali dei piccoli cantori che sono tipiche delle donne e ciò le fa occupare primariamente e per scelta questa posizione.
Teresa Tramontin dirige il Coro degli Stonati de La Verdi.

Teresa Tramontin dirige il Coro degli Stonati de La Verdi.

4) Nel suo lavoro, è mai stata discriminata, anche indirettamente, perché donna?

Non sono mai stata discriminata nel mio lavoro e sono sempre stata me stessa, con i miei pregi e i miei difetti, senza cercare di impormi con la forza e l’aggressività temendo di non essere considerata all’altezza perché donna, ma, al contrario, mettendo in luce proprio le mie caratteristiche caratteriali e professionali di donna.

5) Quali pensa che siano i contributi peculiari che può portare una donna nell’ambito corale?

La donna in generale è molto empatica e riesce a raggiungere l’animo delle persone piuttosto istintivamente. Nota le variazioni di umore e i cambiamenti espressivi del prossimo in modo naturale. Ha inoltre notevoli capacità di ascolto. Tutte queste caratteristiche, associate alla professionalità che deve essere adeguata rendono la donna che dirige un coro il Maestro ideale.

6) Cosa augura alle donne che si trovano ad iniziare oggi questo percorso?

Auguro alla donna che decidesse di diventare Direttore  di Coro di rimanere se stessa, di non dimenticare mai le motivazioni che l’hanno  spinta a percorre questo cammino, di non fare che l’aggressività scavalchi la propria dolcezza e femminilità per il timore di essere considerata donna e di fare della Musica l’alleata, la  complice e l’amica più fedele su cui immergersi quando si cercano risposte. Noi siamo donne, la nostra gestualità nel dirigere non sarà mai (o quasi) uguale a quella maschile, sarà semplicemente diversa. A parità di capacità e competenza non siamo né inferiori né superiori ad un Direttore uomo, abbiamo naturalmente caratteristiche diverse e siamo noi che dobbiamo esserne consapevoli senza cercare di trasformarci in qualcosa che non siamo. Se qualcuno poi in ambiente lavorativo cercherà di discriminarci auguro a tutte di non lasciarsi intimorire portando alla luce subito il problema senza partire dal presupposto di non essere ascoltate.

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