Dirigere un coro è un gioco (anche) da ragazze

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Lei è Valeria Borgognoni, direttrice dei cori amatoriali Incontrotempo e Sparkling Water di Milano ed è la prima donna che Koral ha incontrato per raccontare la conduzione corale al femminile. Lo spunto ci viene dalla Gran Bretagna dove uno studio ha evidenziato come le donne alla direzione di cori, soprattutto professionisti, si conti sulle dita di una mano.  E qui, come siamo messi? Dirigere un coro è davvero un gioco (anche) per ragazze?


Valeria Borgognoni, direttrice del Coro Incontrotempo di Milano.

Valeria Borgognoni, direttrice del Coro Incontrotempo e del Coro Sparkling Water di Milano.

1) Secondo un articolo del The Guardian, in Gran Bretagna sono pochissime le donne nella conduzione di cori professionisti. Secondo lei qual’è il maggior ostacolo verso questo tipo di carriera?

Sicuramente c’è un retroterra storico-culturale che non favorisce l’ascesa delle donne a posizioni di leadership, però possono presentarsi anche ostacoli di diversa natura che mettono in difficoltà la donna nei suoi diversi ruoli, ad esempio nel coniugare famiglia e lavoro.

2) Per la sua esperienza, crede che sia un problema proprio anche dell’Italia?

Si, non solo, in genere, è abbastanza riscontrabile in tutti i paesi del sul Europa. Di fatto siamo comunque alle prese con una società ancora tristemente maschilista,  dove non viene dato molto spazio alle donne se non ipocritamente. Però in Italia, il problema non è solo relativo alle donne e alla conduzione corale ma alla stessa formazione musicale che è ancora molto poco incentivata e praticata a partire dalla scuola primaria.

3) Un articolo uscito su Rinhegold sostiene molte donne scelgano la conduzione di cori amatoriali per rimanere vicini alla famiglia o agli affetti. Cosa ne pensa?

Penso che il problema non sia tanto tra cori amatoriali e professionali quanto dalla capacità o meno di ciascuno, uomo o donna che sia, di tenere insieme lavoro e affetti. Sicuramente produzioni che portano lontano da casa  per lungo tempo o ritmi lavorativi intensi possono mettere a dura prova la tenuta delle relazioni affettive.

Il Coro Incontrotempo durante una performance.

Il Coro Incontrotempo durante una performance.

4) Nel suo lavoro, è mai stata discriminata, anche indirettamente, perché donna?

Si, è capitato più di una volta, ma per evidenti motivi di privacy non posso dire di più.

6) Quali pensa che siano i contributi peculiari che può portare una donna nell’ambito corale?  

Musicalmente ogni musicista, uomo o donna che sia, ha la sua soggettività e la trasferisce in quello che fa. Rispetto alle qualità femminili, forse, banalmente, si può dire che le donne riescano a gestire più cose contemporaneamente e possono aver sviluppato un ascolto più empatico.

7) Cosa augura alle donne che si trovano ad iniziare oggi questo percorso?

Armatevi di pazienza e non demordete!

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