Buon anno nuovo, continuate a cantare!

Posted by in Consigli, Coristi, Coro, Direttori di coro, Stonati

Anche noi abbiamo deciso di inaugurare l’anno nuovo con un buon proposito, quello di continuare a cantare contagiando quante più persone possibile. Vorremmo infatti che le voci di tutti potessero uscire da quei luoghi in cui spesso si nascondono, che sia la doccia, l’auto, la propria stanza, e si unissero a quelle di altri, non meno timidi, non meno stonati, per vivere la straordinaria esperienza del cantare in coro. Perché molti ancora non lo fanno? Lasciamo che sia Deke Sharon, padre della musica a cappella contemporanea nonché colui che l’ha portata nella tv americana (forse ricordate il film Pitch Perfect), a rispondere a questa domanda. Di seguito vi proponiamo una libera traduzione in italiano del testo del video.

Vi auguriamo un felice anno nuovo sperando che il nostro buon proposito diventi anche vostro. “Keep singing!”

 

“Ciao a tutto il mondo della musica vocale!

quest’anno mi piacerebbe rendere il mondo un posto migliore, ma ho realizzato che non si possono cambiare le cose senza aver prima capito cosa è andato male nel passato. Per questo voglio illustrarvi le tre ragioni per le quali secondo me le persone non cantano più.

1. La musica registrata. Pensate ai film, dove si vede la gente che dopo cena si ritrova in salotto per cantare insieme, o ai brani di Natale. Se volevi ascoltare musica natalizia dovevi ritrovarti con gli amici e cantare! Adesso basta premere un bottone e possiamo sentire musica natalizia in tutta la casa, ovunque intorno a noi, nei negozi, nell’ascensore..c’è musica, ma non siamo noi a farla!

2. L’approccio educativo. Penso che dipenda dal nostro modo occidentale di intendere l’educazione, la convinzione che tutto debba essere eccellente. La maggior parte delle cose risulta quindi essere mediocre, ma (la mediocrità) fa parte della natura, dell’essenza del mondo. Eccellenza significa infatti che una piccola percentuale è al top, ma che una vasta maggioranza ne rimane al di sotto. Ovviamente vogliamo che le persone sfruttino al massimo le loro capacità quando sono sul posto di lavoro, vogliamo che la gente sia valorizzata il più possibile, ma ci sono cose che non riguardano l’essere costantemente eccellenti: se solo i migliori chef potessero cucinare, moriremmo tutti di fame! Ognuno di noi cantava in un coro all’asilo o alle elementari, ma poi crescendo abbiamo cominciato a dover passare delle selezioni, alcuni insegnanti hanno cominciato a dirci “mh, forse non fa per te”. Questo è il problema nella nostra società. Si, dobbiamo continuare ad avere eccellenze, ma ci sono cose che vanno aldilà: tutti apprendono la matematica, tutti devono essere capaci di parlare, scrivere e leggere una lingua, a tutti dovrebbe essere consentito di cantare perché è una parte importante di chi siamo.

3. Lo sfruttamento televisivo. Prendete ad esempio American Idol che da non so quanti anni si prende gioco sistematicamente di chi non sa cantare bene. E’ una logica meschina. Per non parlare dei produttori: le persone devono passare molti step prima di arrivare davanti ai giudici e i produttori li incoraggiano dicendogli che arriveranno facilmente ad Hollywood, che hanno voci straordinarie, quindi arrivano sul palco estremamente fiduciose, credendo che faranno i miliardi e i produttori li esaltano dicendo “vai e vendi questa canzone!” E’ una cosa da sfruttatori ma è, purtroppo, quello che viene fatto ed è anche uno dei motivi per cui la gente si nasconde, nasconde la propria voce. Canta nella doccia, in macchina, magari una volta all’anno qualcuno va al karaoke, si ubriaca e quindi si esibisce davanti ad altre persone. La maggior parte delle persone dice di non saper più cantare ed è una vergogna, una presa in giro.

 

La musica registrata esiste ed è giusto sia così. Quello che possiamo fare è cambiare il nostro modo di approcciare l’educazione e, ancora più importante, cambiare il modo in cui ci approcciamo alle persone che non sono cantanti professionisti. Fortunatamente American Idol non è più in onda e niente di simile lo rimpiazzerà, così possiamo cominciare ad investire sul livello medio, sulla mediocrità. Va bene, non tutti sono cantanti fantastici, io non sono Pavarotti, non sono Freddie Mercury, ma canto tutti i giorni e vorrei che anche tu cantassi tutti i giorni e facessi cantare i tuoi amici, perché ti farà essere felice, ti avvicinerà agli altri e farà del 2016 l’anno migliore di sempre.

Buon anno, continua a cantare.”

Qui il video originale.

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