Koral

In occasione del World Choral Day 2017, Koral vuole farsi promotrice dell’esperienza corale partendo dal ribadirne con forza gli aspetti essenziali e delineando alcuni punti per il suo sviluppo futuro. Firmando questo Manifesto decidi di dare voce, sostegno, forza e risonanza alla bellezza che cantare in coro può generare ovunque gli si dia la possibilità di attecchire e ne diventi simbolicamente ambasciatore presso le realtà in cui vivi. Koral ha bisogno anche di te per realizzare la sua rivoluzione: far cantare in coro tutto il mondo!

Grazie,

Koral – Everybody Sings

Please find here the English version of the Koral Manifesto.

Il Koral Manifesto

1. Cantare è un’attività umana innata ed istintiva che tutti hanno il diritto di praticare e di condividere con altre persone.

2. Nessuno può dirsi stonato o privo di quello che viene comunemente chiamato “orecchio”. Decine di studi scientifici dimostrano che solo una piccola percentuale della popolazione (il 4%) è realmente affetta da un deficit che la rende  incapace di riprodurre correttamente la musica. Tutti, imparando ad ascoltare e ad ascoltarsi, possono quindi cantare.

3. Chiunque, affermando il contrario, inibisca una persona dal cantare compie un’ingiustizia che diventa ancor più grave se rivolta da un educatore ad un bambino o a un giovane. Moltissime persone che hanno ricevuto un simile rifiuto raccontano di come abbia segnato la loro vita privandoli di un’esperienza che li avrebbe arricchiti sotto ogni punto di vista.

4. Cantare apporta considerevoli benefici al singolo come hanno recentemente sottolineato molti studi, contribuendo al benessere fisico (rafforza il sistema immunitario, favorisce l’ossigenazione del sangue, aiuta la riabilitazione da alcune patologie come l’Alzheimer o l’afasia etc.) e psicologico (migliora l’umore, aiuta a combattere stress, depressione etc.).

5. Cantare in coro, in quanto attività collettiva, amplifica gli effetti positivi della relazione con l’altro: senso di unità, di appartenenza e di condivisione sono solo alcuni degli antidoti alla solitudine che i coristi possono sperimentare e che in molti casi hanno dimostrato essere un sostegno decisivo nell’affrontare un grande dolore, una perdita, una malattia.

6. Condividere la passione per il canto permette di creare ponti culturali e generazionali perché educa all’ascolto dell’altro, un altro spesso diverso per età, religione, sesso, etnia, origine, nazionalità, storia personale. Nel coro tutto è riportato all’elemento umano essenziale della voce che ognuno mette a servizio per creare un’unica armonia. Ecco perché cantare è un potente strumento di integrazione e di coesione sociale.

7. L’esperienza del coro costituisce una grande risorsa soprattutto nelle realtà marginali. Koral ha raccontato tante storie di persone che, in tutto il mondo, hanno trovato nel canto e nella musica una forma di riscatto sociale, di salvezza da una vita segnata da guerra, povertà, delinquenza, degrado.

8. L’educazione musicale e corale dovrebbe essere incentivata e sostenuta ad ogni livello con apposite sovvenzioni ed attività volte a farne conoscere a tutti gli incredibili benefici. Investire nell’attività corale significa infatti investire nella salute di tutta la popolazione.

9. La tecnologia rappresenta un mezzo di grande utilità per contribuire a rendere la pratica corale più accessibile, e quindi, a titolo di esempio, per facilitare l’apprendimento, incentivare l’ingresso nei cori e contemporaneamente diminuirne il tasso di abbandono, raggiungere con contenuti di qualità anche aree povere, coinvolgere persone diverse e fisicamente lontane nell’esperienza unica del canto di gruppo.

10. Investire nelle applicazioni benefiche della tecnologia e di internet in questo ambito significa contribuire a dare alla pratica corale un futuro, nonché la possibilità di crescere, rigenerarsi, aprirsi a tutto il mondo.

Firma il Manifesto e condividi con noi il sogno di far cantare in coro tutto il mondo!

 Manifesto promosso da: