Orchestra Giovanile PEPITA: quando la musica trasforma
“La musica trasforma la diversità in speranza, ogni sfida in azione, i sogni in realtà.”
(José Antonio Abreu)
Nasce così, da questa convinzione, il Progetto PEPITA, attivo sul territorio milanese dal 2008 per offrire ai ragazzi dagli 8 ai 19 anni la possibilità di studiare uno strumento e sperimentare la bellezza del suonare insieme.
L’ispirazione viene da una realtà lontana, ma conosciuta in tutto il mondo, quella de El Sistema. El Sistema è un modello didattico musicale, ideato nel 1975 e poi promosso in Venezuela da José Antonio Abreu, che consiste in un programma di educazione musicale pubblica, diffusa e capillare, con accesso gratuito e libero per bambini di tutti i ceti sociali. Nel solo Venezuela questo ha dato vita a 125 orchestre e cori giovanili, 30 orchestre sinfoniche per un totale di oltre 350.000 ragazzi coinvolti. La maggior parte dei giovani musicisti del Sistema sono provenienti da situazioni economiche e sociali disagiate: tramite la disciplina musicale e l’impegno hanno la possibilità di fuggire dalle logiche dei barrios, le favelas venezuelane, e quindi da povertà, delinquenza, droga. L’importanza di tale metodo non è dunque solo artistica, in quanto la musica diventa uno strumento essenziale per la promozione ed il riscatto sociale e intellettuale per tantissime generazioni.
Partire dalle periferie delle città, che in molti luoghi significa partire anche dalle periferie dell’esistenza umana, non implica però rinunciare all’eccellenza, ed è questo forse uno degli aspetti che più colpisce chi per la prima volta sente parlare dei successi de El Sistema. A titolo di esempio basti citare l’Orchestra giovanile Simon Bolivar, che ha debuttato nel 2007 al Carnegie Hall sotto la guida di Gustavo Dudamel, a sua volta allievo di Abreu e tra i direttori più applauditi al mondo. La Simon Bolivar ha calcato infatti i palchi più prestigiosi a livello internazionale e ottenuto tantissimi riconoscimenti in nemmeno 10 anni di attività.
L’idea del Maestro Abreu è contagiosa, in pochi anni tanti altri paesi hanno messo in atto politiche atte a imitare le iniziative nate in Venezuela: Gran Bretagna, Spagna, Stati Uniti, India, solo per citarne alcuni. In Italia è il Maestro Claudio Abbado nel 2010 a portare El Sistema: attualmente sono 65 i nuclei presenti sul territorio nazionale e più di 10.000 i giovani coinvolti.
Uno di questi è quello costituito dal Progetto PEPITA, nato ben due anni prima dell’arrivo ufficiale de El Sistema in Italia. La cornice all’interno della quale si è sviluppato e cresciuto è quella di Children in crisis Italy, un’associazione non profit, nata in Italia nel 1999, che con vari progetti in tutto il mondo mira a fornire istruzione ai bambini per permettergli di migliorare le loro condizioni di vita.
Direttore didattico del progetto è Gianluigi Pezzera che abbiamo avuto modo di intervistare in occasione delle prove d’orchestra aperte al pubblico che il 31 marzo si sono tenute in via eccezionale all’interno dello Spazio Sforza Triennale Expo Gate, nel centro di Milano.
“L’idea di fondare l’Orchestra PEPITA – racconta – nasce dall’esperienza fatta insieme alla Fondazione Antonio Carlo Monzino con cui organizzavamo, a partire dal 1998, lo ‘Scuola Musica Festival’, evento annuale che riuniva 1300 ragazzi per farli suonare assieme in un grande concerto presso la Fiera di Rimini. Dopo 7 anni il progetto si è concluso, ma è proprio dall’idea che animava quell’esperienza, ovvero promuovere la pratica musicale come un mezzo sano di aggregazione giovanile, rafforzata dall’indimenticabile incontro con il Maestro Abreu, è nata l’Orchestra giovanile PEPITA.”
Il progetto prevede che i ragazzi, sia quelli che hanno già una conoscenza musicale che quelli che partono da zero, durante l’anno frequentino i corsi di uno strumento da loro scelto (archi, percussioni, pianoforte, fiati, chitarra) e quello di teoria musicale, oltre alle prove d’insieme. Lo studio non è infatti fine a se stesso, ma ha come unico scopo quello di preparare i giovani all’esecuzione di gruppo.
La realtà con cui ci si trova a confrontarsi, soprattutto nelle grandi di città come Roma e Milano non è tra le più facili, perché i ragazzi hanno tante attività su cui concentrarsi e difficilmente l’educazione musicale ricevuta a scuola riesce ad invogliarli a continuare per questa strada. Quando lo fanno però la musica riesce davvero a trasformare ed arricchire le loro vite.
“C’era un ragazzo ad esempio, che veniva da un famiglia senza alcun problema economico, di grande sensibilità culturale, che lo aveva introdotto allo studio del pianoforte – racconta il Direttore didattico Pezzera – Lui però era veramente intoccabile: non salutava mai, non interagiva in alcun modo. E’ bastato poco tempo all’interno dell’orchestra per cambiarlo totalmente, non voleva più smettere di suonare insieme ai suoi compagni!” All’opposto, un altro ragazzo, proveniente da una famiglia che non aveva alcuna conoscenza musicale, dopo alcuni anni all’interno dell’Orchestra PEPITA, “quando i genitori tornavano a casa si metteva a fargli lezione di musica.” Le storie di cui si potrebbe raccontare sono tante, almeno una per ognuno di quei 250 ragazzi che negli anni hanno incrociato la loro vita con quella dell’Orchestra.
Come in tutte le realtà de El Sistema, anche a PEPITA non si rinuncia all’ambizione di offrire una formazione di grande qualità grazie al contributo di insegnanti di altissimo livello che dedicano il loro tempo ai 44 ragazzi che attualmente compongono l’orchestra e a cui è richiesto impegno e passione. Questo perché l’orchestra, che affronta un repertorio classico, è spesso chiamata a calcare palchi prestigiosi (ad esempio il Teatro dal Verme e il Teatro degli Arcimboldi) anche per contribuire a cause benefiche. Il prossimo mese sarà per esempio all’Auditorium Olmi per partecipare ad una manifestazione organizzata da AVIS, e non è detto che per il terzo anno non prenda parte all’evento WeFreeDays, festa della Comunità San Patrignano, che si occupa di recuperare i ragazzi affetti da dipendenze.
Con PEPITA e grazie a Children in crisis Italy è possibile quindi veder realizzarsi il piccolo grande miracolo della musica che, per dirlo con le parole del Maestro Abreu, riesce davvero a trasformare la diversità in speranza, ogni sfida in azione e i sogni in realtà.
Per chi volesse contribuire a questa contagiosa bellezza, qui si possono trovare tutti i riferimenti per donare. Un ringraziamento speciale al Direttore didattico Gianluigi Pezzera, al Direttore d’orchestra Paolo De Lorenzi e alla presidente Barbara Bianchi Bonomi per realizzare, attraverso il loro lavoro quotidiano, quello che è anche il sogno di Koral: EverybodySings.