Cantare non è roba per signori!

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Ancora una volta noi di Koral abbiamo deciso di prendere in prestito le parole di Chris Rowbury per trattare un tema che ci sembra molto attuale: perché gli uomini non cantano? Ci è capitato spesso di sentire direttori lamentarsi di quanto fosse difficile reperire qualche voce maschile in più, per non parlare dei cori di voci bianche. I tabù e miti da sfatare sono davvero ancora tanti, Chris ha provato ad identificarli confrontandosi con tantissime delle persone che lo seguono e che partecipano alle sue iniziative canore e noi ci siamo permessi di tradurli liberamente per i nostri lettori italiani. Tuttavia crediamo che ci siano delle peculiarità proprie di ogni sistema culturale che influenzino alcuni pregiudizi, tutti nostrani. Per questo chiediamo a voi, pubblico di Koral, coristi, coriste, direttori e direttrici, che ne pensate? Siete d’accordo? Quali altri miti pensate si possano riferire agli uomini del “paese del bel canto”?


 

Ci sono alcuni miti riferiti agli uomini e al canto che, confrontandomi con molte delle persone che mi seguono e che conosco, sono riuscito ad identificare.

  • Mito 1: Gli uomini cantano solo durante le partite sportive

Gli uomini non cantano durante le partite di calcio, di rugby o di qualunque altro sport, ma ripetono slogan, a volte a tempo (cosa tra l’altro non facile da fare). Possiamo anche descriverlo come un urlare (più o meno) in modo intonato. Non c’entra nulla con il cantare come lo conosciamo. Ricorda piuttosto la scena del film Cabaret in cui Liza Minnelli si mette ad urlare mentre un treno sta passando sopra il ponte vicino al quale si trova: è un semplice modo di sfogarsi.

Coro da stadio

Tifosi cantano durante una partita di calcio.

  • Mito 2: Le parti del basso sono sempre noiose

Molti uomini si lamentano del fatto che le parti del basso sono una semplice ripetizione dello stesso suono, un continuo “dum dum”: “I bassi non cantano mai la melodia”. Ho fatto una piccola ricerca nei 30 brani che abbiamo cantato durante gli ultimi concerti e ho avuto difficoltà a trovarne alcuni in cui i bassi ripetessero continuamente la stessa nota, e in qualcuno cantavano addirittura la melodia. In ogni caso, con un bell’arrangiamento, ciascuna sezione può sentire il motivo principale.

  • Mito 3: La fiducia in sé degli uomini viene facilmente demolita

Quindi le donne sarebbero sicure di se stesse la maggior parte del tempo? Sia gli uomini che le donne sono spesso poco fiduciosi riguardo al canto o qualsiasi cosa ritengano non saper fare perfettamente. Le donne se mai vanno oltre e ci provano lo stesso. Perché gli uomini no?

  • Mito 4: Gli uomini sono timide creature vulnerabili…

… timorose di poter sbagliare qualcosa davanti ad un pubblico. Certo. Pensate veramente che gli uomini, in grado di mettersi in mostra, competere, atteggiarsi, essere rumorosi, attirare l’attenzione per una minima inezia, possano essere considerati fragili fiorellini?

  • Mito 5: Gli uomini sono spaventati dalle donne

Al massimo possono sembrare spaventati dalle donne quando sono in gruppo. L’ho sentito dire veramente tante volte. Ho passato gran parte della mia vita a cantare in netta minoranza all’interno di gruppi misti, tanto che non ci faccio neppure più caso. Ma cosa ci sarebbe esattamente di cui spaventarsi? E’ solo un altro mito che continua ad alimentare l’idea che gli uomini siano piccole e fragili creature da proteggere dal difficile mondo che si trova là fuori.

  • Mito 6: Gli uomini non escono spesso di casa…

…e se lo fanno è per andare al bar. Apparentemente 52 pub alla settimana chiudono in Gran Bretagna. Gli uomini notoriamente frequentano più delle donne i pub, questo significa che migliaia di uomini hanno smesso di andarci. E dove vanno? Stanno a casa e si bevono lì la loro confezione da sei? Credete veramente che gli uomini non abbiamo bisogno di stimoli (lezioni serali, cinema, pesca!) e che sono felici di stare davanti alla tv tutte le sere?

  • Mito 7:  Cantare non è un’attività da uomo

Provate a dirlo ai giocatori Neo Zelandesi quando cantano la haka, o agli Shouting Men, agli Only Men Aloud, o al quartetto veramente molto maschile dei Corsican Guys, o ai Tenori Siciliani. Solo per citarne alcuni più “machi”.

The King's Singers, tra i più longevi e rinomati gruppi vocali a cappella maschili del mondo.

The King’s Singers, tra i più longevi e rinomati gruppi vocali a cappella maschili del mondo.

  • Mito 8: Ci sono delle “canzoni da uomo”…

…e delle “canzoni da donna”. Per favore, non fatemi ricominciare! Le donne amano le cose soffici e rosa mentre gli uomini quelle ruvide e blue. La maggior parte delle canzoni maschili che hanno scalato le classifiche sono delle struggenti ballate (si pensi ai Westlife, i Boyzone, Il Divo etc.), mentre le cantanti più di successo si presentano come sboccate e “con gli attributi” (Lady Gaga, Beyonce, Madonna). Pensate davvero che gli uomini amino il rock e le donne le canzoni romantiche?

  • Mito 9: Agli uomini piacciono solo le gare perché sono molto competitivi

Sicuramente hanno questa tendenza, ma in ogni caso perché non provare a cantare. Se cantare è difficile, bene, ecco la sfida! Perché non competere per diventare i migliori (cantanti, coristi, gruppo)?

  • Mito 10: Agli uomini non piace essere parte di un gruppo

Provate a dirlo a tutti i gruppi di tifosi di calcio, ai club del bowling, a chi sta festeggiando l’addio al celibato, ai plotoni militari, alle squadre di rugby etc.

  • Mito 11: Agli uomini non piace impegnarsi

In questo caso ci sarebbero ancor meno matrimoni di quanti in realtà ce ne siano. Si torna di nuovo all’idea che gli uomini siano dei mollaccioni, incapaci di prendere decisioni o di investire dei soldi. Se così fosse, l’economia crollerebbe quotidianamente. Forse questo atteggiamento riguarda un certo tipo di impegno, che ha più a che fare con le priorità: gli uomini non ritengono il cantare una priorità (come l’arte, il condividere i sentimenti etc.).

  • Mito 12: Gli uomini si scoraggiano quando la voce viene meno

Ho parlato di questo con tantissime persone e la maggior parte neanche riusciva a ricordare il momento in cui gli era sembrato di perdere la voce. Spesso ci si passa sopra molto semplicemente e si va avanti. L’idea di una voce stridente e incontrollabile che va e viene per mesi e rende ridicoli davanti ai propri compagni è uno stereotipo che sopravvive solo nei film. In ogni caso, è una cosa di poco conto in una vita intera e che si dimentica in fretta.

  • Mito 13: Gli uomini hanno più impegni di lavoro delle donne

Ho incontrato tantissime donne in carriera che ricoprivano incarichi importanti sia nei miei cori che duranti i workshop. Hanno sempre frequentato regolarmente e in modo puntuale. In compenso ho spesso sentito da uomini molti “non ce la faccio stasera, dovrò lavorare fino a tardi”. Perché per gli uomini e per le donne dovrebbero valere regole diverse? Se gli uomini vogliono venire a cantare, possono benissimo trovare il modo.

  • Mito 14: Gli uomini fanno più fatica delle donne a cantare in armonia

Veramente? Non ha alcun senso.

  • Mito 15: Se i ragazzi cominciassero a cantare alle elementari continuerebbero per tutto il resto della vita

Quando ero bambino si faceva tanta musica a scuola, mi sono subito unito al coro delle elementari e a uno parrocchiale. Verso gli 11 anni ho quasi smesso, fatta eccezione per qualche occasione speciale con i boy scouts. Sono tornato a cantare sul serrio quando avevo più di 30 anni e ho incontrato tantissime persone, sia uomini che donne, che hanno cominciato a 40, 50 anni anche se a scuola, quando erano piccoli, cantavano con regolarità.

Alla fine, è poi così vero che il coro non è cosa per signori?

Qui l’articolo in lingua originale.

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